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LA MIA VITA

Sono nata il 2 giugno 1998, a Cuneo, da papà romano e mamma di Gran Canaria.

Ho vissuto lì fino ai miei 4 anni e poi ci siamo trasferiti a Vergiate, un piccolo paese vicino all’aeroporto di Malpensa. Fin da piccola sono stata una persona solare, piena di voglia di vivere e di fare nuove amicizie.

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Ho avuto la grande fortuna di capire da subito l’importanza dei viaggi, visitando tantissimi paesi in giro per il mondo con i miei genitori e Francesco, mio fratello maggiore. I​n quarta elementare cambiammo scuola entrambi, e ci spostammo a Gallarate. Città nuova, ambiente nuovo, amici nuovi: mi trovavo bene.

Sono sempre stata soggetta a cambiamenti: il più grande è stato quando a 9 anni i miei genitori decisero di separarsi. Ero piccola ed ho sofferto tantissimo, ma anche questo episodio mi è servito a crescere e ad essere forte. In quei mesi ci furono troppi cambiamenti uno dietro l’altro, e nel mentre mia mamma decise di trasferirsi a Gallarate. Passavo metà settimana con mio papà e metà settimana con mia mamma, era un continuo cambiare casa e fare la valigia. Vivevo in due case diverse, con abitudini e ritmi diversi, cercavo di analizzare fin da piccola quale routine quotidiana desiderassi nella mia vita.

Con i miei compagni delle elementari mi trovavo benissimo, ma tutto è cambiato quando cominciai le medie. Non mi piaceva la mia nuova classe, mi sentivo esclusa, notavo che le mie compagne erano invidiose di me. Fortunatamente ho sempre avuto un carattere forte e, anziché chiudermi in me stessa, ho fatto amicizia con tantissime persone di altre classi.

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Mio papà mi parlava spesso dell’importanza di fare esperienze all’estero, così colsi l’occasione e, durante l’estate tra la prima e la seconda media, feci il mio primo viaggio senza i miei genitori: 2 settimane in un college a Portsmouth, in Inghilterra. 

Il primo giorno ricordo di essermi messa a piangere perché mi mancavano, ma ancora non sapevo cosa mi aspettava. Ho vissuto dei momenti da sogno, mi sentivo libera, ho conosciuto tante persone e mi sono divertita tantissimo. A 12 anni avevo sconfitto la paura del “partire da sola” e mi è piaciuto così tanto che l’estate dopo sono ritornata. 

In terza media si presentò quel fatidico momento in cui avrei dovuto prendere una decisione su che indirizzo scegliere. Ho pensato che mi piacevano le lingue e che magari il liceo linguistico facesse per me; mi sarebbe anche piaciuto lavorare nel turismo, ma mi intrigava molto anche il grafico pubblicitario. Alla fine ho scelto il liceo linguistico. 

 

Ricominciai tutto da capo: scuola nuova, amici nuovi, vita nuova. 

Questa volta la classe non mi dispiaceva, non sembrava poi così male, ma comunque cercavo sempre di fare altre amicizie. Sono una ragazza a cui piace cambiare aria, in 5 anni di liceo avrò cambiato una quindicina di compagnie perché non mi trovavo mai a pieno con tutti. Mi piaceva l’idea di conoscere tante persone e di confrontarmi. 

Tra la fine delle medie e l’inizio del liceo ho iniziato ad appassionarmi alla fotografia, mi piaceva tanto usare Photoshop. Piano piano su Facebook iniziai a seguire sempre più fotografi e mi piacevano tantissimo le foto scattate in alta qualità. La prima volta che un fotografo mi scrisse per scattare ero troppo felice. Shooting dopo shooting intrapresi il mio percorso da modella. Ambivo alle agenzie, ma essendo alta “solo” 167cm non riuscivo ad inserirmi in questo mondo. Decisi comunque di continuare il mio percorso, dedicandoci tempo nel weekend o nel pomeriggio, dato che la mattina ero a scuola. Quasi sempre mi contattavano i fotografi, a volte invece ero io a farlo se mi interessavano particolarmente. 

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In prima liceo ricevetti la notizia più bella di sempre: presto avrei avuto un fratellino. Non ci potevo credere, lo desideravo da sempre e finalmente quel sogno sarebbe diventato realtà. A maggio 2014, due giorni prima del mio compleanno, è nato Filippo. Inspiegabili tutte le emozioni che provai. Lo amo alla follia, chiunque si innamorerebbe di un bimbo così dolce e speciale come lui. Già a 15 anni ho imparato a prendermi cura di un neonato in tutto e per tutto, e sicuramente la sua crescita mi è servita come “allenamento” per quando sarò io ad avere dei figli.

Parlando dei miei fine settimana da liceale, mi piaceva tanto andare a ballare, facevo spesso serata ed in quarta superiore ho iniziato a lavorare come PR nel mondo dei locali. Mi divertivo tantissimo, è stato uno dei periodi più spensierati della mia vita. 

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Sempre in quarta superiore, la mia vita stava per riempirsi ancor più di luce: mio papà mi disse che presto avrei avuto una sorellina. Mi sembrava tutto così assurdo, ma stupendo, da che eravamo in due, nel giro di un paio di anni saremmo stati 4 fratelli!

Durante le vacanze estive, invece, andavo spesso nei villaggi turistici, ed un mio grande sogno era quello di lavorare come animatrice. Avrei compiuto i 18 poco prima della fine della scuola, e volevo a tutti i costi partire per una stagione subito dopo. Così a gennaio iniziai a mandare i cv e a febbraio passai le selezioni con la mia agenzia d’animazione.

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Era maggio 2016, giusto qualche settimana prima della partenza, e la mia vita si riempì ancor di più di gioia: nasce Lucrezia.

Una piccola principessa, l’esatto opposto della me da piccola, che invece era un maschiaccio. Purtroppo, non abitando insieme, non sono riuscita a godermi a pieno la sua crescita.

Qualche giorno dopo essere iniziate le vacanze estive ed appena compiuti i 18 anni, finalmente partii per fare la mia stagione da animatrice. Sono stata via 3 mesi, lavorando al mini club in un hotel a Minorca, in Spagna. L’estate è volata e mi ha cambiata tanto, sentivo che sarei tornata diversa. In quei mesi avevo imparato a vivere lontana dalla mia famiglia, la mia esperienza con i bambini era decisamente superiore; avevo imparato a stare sul palco, a recitare, a condurre e tantissime altre cose. Ero felice di tornare, la mia famiglia mi mancava tantissimo e non vedevo l’ora di raccontare a tutti la mia esperienza. 

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Cominciò poi la quinta liceo, a livello scolastico credo l'anno più brutto di tutti. Avevo già la testa altrove ed il mio unico desiderio era quello di finire la scuola perché ero esausta. Arrivai ad odiare la mia classe, e spesso non andavo a scuola proprio per evitare di vedere certe facce. Nel mentre iniziai a cercare un'università che potesse fare al caso mio: tra tutte, l'unica facoltà che mi attirava era Scienze della comunicazione, alla quale ho deciso di iscrivermi.

 

A luglio mi sono diplomata e qualche giorno dopo sono partita per un’altra esperienza: PR a Mykonos per il Cavo Paradiso, la discoteca più grande dell’isola. I primi due giorni ero felicissima, poi ho capito che quel lavoro non faceva affatto per me. Non ero brava a vendere, c’era molta competizione all’interno dello staff e non mi andava di rompere le scatole alle stesse persone che mi vedevano camminare avanti e indietro per 8 ore sulla stessa spiaggia. Iniziai ad avere problemi con il capo proprio perché non riuscivo a vendere, e dopo 10 giorni decisi di tornare a casa. Avevo già trovato qualche alternativa di lavoro per poter rimanere sull’isola, ma poco prima di partire mi ero fidanzata e quindi decisi di tornare ugualmente. 

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A metà settembre iniziai l’università, ma già sapevo che non sarebbe andata a finire bene. La conferma l’ho avuta dopo un mese che la frequentavo. Non mi interessavano le lezioni, non mi interessavano le materie, sentivo di star perdendo tempo e non volevo assolutamente far buttare soldi ai miei genitori. Così decisi di lasciarla, ma in quel momento mi sentii persa. Non avevo idea di cosa fare, non sapevo minimamente che lavoro mi sarebbe piaciuto e non sapevo da dove partire. Nessuno mi aveva mai parlato di come funzionasse il “mondo dei grandi”. Ho pensato che mi sarebbe potuto piacere un corso di grafica, ma ne trovavo solo a prezzi costosi. 

Un giorno però ebbi un’illuminazione: era novembre ed ero su Instagram, vedevo che alcune ragazze che andavano nella mia scuola postavano foto di viaggi bellissimi: erano assistenti di volo. Dentro di me pensai “wow che bello, anche io voglio!”. Così non persi tempo e, vedendo che le posizioni erano aperte, mandai la candidatura. Fui contattata, iniziai le selezioni, ma all'inizio non venni presa. 

Ci rimasi parecchio male, ma ciò mi diede la carica di riprovarci pochi mesi dopo. 

Questa volta superai le selezioni, e ad aprile finalmente cominciai il corso per diventare anche io assistente di volo. Nella mia classe eravamo una ventina, tutti “piccoli” sognatori, li sentivo molti simili a me ed è per questo che fin da subito legammo tantissimo: finalmente ero a mio agio in una classe. 

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Il corso, tra aula e voli di prova, è durato fino ad agosto e poi è iniziato il lavoro vero e proprio. Iniziai a viaggiare come se non ci fosse un domani: Zanzibar, Madagascar, Messico, Cuba, Rep. Dominicana, Oman, Cina, Vietnam, Giamaica, Guadalupa e Israele. 

Mi sentivo piena, in questi mesi cambiò completamente la mia visione del mondo e il mio modo di affrontare la vita. Mi sentivo più leggera, ma ancor più piena di stimoli e voglia di fare. Mi è sempre piaciuto condividere la mia vita sui social e ci ho sempre visto un grande potenziale. Da quando iniziai a lavorare come assistente di volo, il mio profilo parlava solo di viaggi. Seguivo tanti travel blogger e dentro di me ero sicura che avrei potuto fare qualcosa che mi rendesse ancor più felice. 

Dopo un anno e mezzo che facevo questo lavoro non mi fu rinnovato il contratto: da un lato ero triste, dall’altro invece sapevo che così avrei avuto più tempo per concentrarmi su ciò che volessi fare realmente. Con l’attestato da AV avrei potuto fare richiesta in altre compagnie come hanno fatto molti miei colleghi, ma io sapevo per certo di voler fare altro: io volevo viaggiare, ma senza dipendere da una compagnia. In quell’anno e mezzo mi ero messa dei soldi da parte, e così decisi di dare un brivido alla mia vita trasferendomi a Miami per qualche mese.

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Con il visto che avevo,  potevo stare un massimo di 6 mesi, ma purtroppo scoppiò la pandemia e dopo due mesi fui costretta a tornare in Italia. A Miami mi sentivo in paradiso, per la prima volta avevo una casa tutta mia, era la casa dei miei sogni. Penso di aver vissuto i due mesi più belli di sempre, e di aver stretto amicizie indelebili: tornare col quella situazione è stato piuttosto triste.

Ho passato il lockdown a casa con la mia famiglia: per fortuna abito in un residence con un grande parco e tra una cosa e l’altra il tempo è volato. 

Iniziò l’estate e riaprirono i confini: tramite un vecchio contatto trovai lavoro a Mykonos e decisi di dare una seconda chance a quest’isola. Partii assieme alla mia compagna di avventure conosciuta a Miami e, da che dovevo fare la barista, sono finita poi per lavorare come PR e Concierge. Rimasi qui un mese, ma con l’aumento dei casi di Covid decisi di rientrare. 

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Per autunno e inverno avevo già trovato lavoro dalle mie parti come barista, ma siccome il mio desiderio più grande era partire di nuovo, cercai lavoro altrove. A metà ottobre mi spostai ad Annecy, una bellissima città in Francia dove avrei lavorato per due mesi come ragazza alla pari. Mi ospitò una bellissima famiglia americana che mi accolse come una figlia fin dal primo giorno. 

Il posto era davvero stupendo, abitavamo sul lago e la vista era meravigliosa. Purtroppo, dopo una settimana che ero lì, ci hanno nuovamente messo in quarantena e non mi sono goduta l’esperienza come speravo.

In quei giorni però iniziai a pubblicare continuamente video di tutte le mie esperienze fino a crescere molto sui social. Rientrai in Italia per passare il Natale in famiglia e subito dopo sarei dovuta andare a Birmingham da una mia amica a lavorare qualche mesetto. Sempre causa Covid i confini rimasero chiusi, e i miei piani cambiarono nuovamente. Essendo in quarantena decisi di sfruttare al massimo il periodo per crescere sui social, realizzando video su video a ogni ora del giorno, ed iniziai a vedere i risultati. Da febbraio 2021 ho un manager che mi gestisce la maggior parte delle collaborazioni ed in contemporanea ho ripreso a lavorare per la mia agenzia d’animazione creando contenuti per loro e tenendo corsi di formazione sui Social.

A marzo dell'anno scorso ho fatto un bellissimo viaggio a Tenerife, che mi ha fatto crescere ancor di più sui social, ed ho iniziato a ricevere i primi lavori importanti. 

Nel frattempo in me cresceva sempre di più il desiderio di creare qualcosa di mio, con un valore ed un significato. Così da una semplice collanina a forma di aereo realizzata da mio papà, presi ispirazione e a novembre lanciai il mio brand di gioielli Taganana.

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Più passava il tempo e più volevo fare. Sui social ricevevo centinaia di messaggi in cui mi veniva chiesto se avrei mai organizzato viaggi con la mia community e l'idea iniziava a piacermi molto. A febbraio 2022 parto per la mia amata Tenerife con il mio primo viaggio di gruppo ed è stato così bello che nello stesso anno ne ho organizzati altri a Fuerteventura, Repubblica Dominicana, Zanzibar, Marocco, Kenya... Insomma, non riesco a smettere, sono esperienze uniche e che riempiono il cuore!

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Oggi posso dire di essere super contenta della mia vita, della mia indipendenza e della mia felicità.

In questi miei 25 anni ho imparato che se si vuole realmente una cosa, bisogna fare di tutto per ottenerla. Sacrifici, disgrazie e brutte situazioni possono presentarsi davanti a noi in qualsiasi momento, ma dobbiamo sempre avere la forza, il coraggio e l'entusiasmo di andare avanti e vivere la vita che tanto desideriamo!🤍

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